Festival Internazionale di Musica Etnica – Sentieri Mediterranei
Torre Angioina – Centro Storico – Percorso Ambientale _Summonte

FIORENZA CALOGERO (ITALIA)
Fiorenza Calogero nasce a Castellammare di Stabia il 7 luglio 1978. Il fiore è quello di un canto antico, viscerale, plebeo, che si fa colto e nobile ma mai snob per rispetto dei maestri. Il primo incontro determinante è quello con Roberto De Simone, che le affida ruoli significativi in spettacoli come “La Gatta Cenerentola” (1999), “L´Opera buffa del Giovedì santo” (2000), “Li Turchi viaggiano” (2000), “Dedicato a Giulia De Caro” (2001), “Omaggio a Giordano Bruno” (2002), “Lo Vommaro a duello” (2008), produzione del Teatro di San Carlo, per il Napoli Teatro Festival. Intanto la canzone napoletana la strega, la conquista, la rapisce. Lei la studia e la frequenta, cercando il repertorio e gli arrangiamenti più adatti alle sue corde, sensualissime, calde, scure come la vita.

COMPLESSO VOCALE STRUMENTALE DIMENSIONE POLIFONICA (ITALIA)
Sorto nel 1984, è specializzato nell’esecuzione della polifonia sacra e profana del repertorio rinascimentale e barocco. Rilevante è l’attività concertistica del complesso che ha partecipato alle maggiori manifestazioni nazionali ed internazionali, tra cui la XL Edizione del Concorso Polifonico internazionale “G. d’Arezzo”, la XXXIII Rassegna Internazionale di Cappelle Musicali di Loreto, la XVII Edizione degli Incontri Polifonici di Pescara e il II Torneo Internazionale di Musica di Roma. Il complesso vocale ha eseguito, in anteprima mondiale, l’inedito di Leonardo Leo ”Dixit Dominus” per soli, coro, violini e basso continuo. Ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche ed ha collaborato assiduamente con la Curia Arcivescovile di Napoli, l’Università “ Federico II” ed il Conservatorio S. Pietro a Majella. Il Complesso Vocale Dimensione Polifonica è stato fondato dal M° Biagio Terracciano che ne è il direttore stabile.

ÁR MEITHEAL (ITALIA)
Ár Meitheal è un gruppo, con base a Caserta, che lavora ad un progetto intorno alla musica tradizionale irlandese. Il repertorio proposto è fatto di gighe, reels, hornpipe ad esemplificare lo specifico e ricchissimo patrimonio di musiche tradizionali per danza. Ma accanto a queste espressioni estremamente dinamiche, altri brani, più ariosi ed evanescenti: planxty, slow airs, ballads. Come molto spesso accade nelle musiche tradizionali, accanto a composizioni anonime, che riflettono la diffusione e la popolarità di questa musica, vengono proposti anche lavori di autori storicamente riconoscibili che da esse sono stati influenzati e che, a loro volta, hanno profondamente ispirato le successive generazioni di musicisti tradizionali. E’ il caso, ad esempio, dell’arpista settecento O’Carolan, di cui proponiamo alcuni brani, estremamente significativi. Ár Meitheal non ha alcuna pretesa filologica, non propone nessuna ricerca di improbabili identità. Ár Meitheal rappresenta solo il piacere di suonare una musica accattivante e coinvolgente. E suonarla insieme, come il nome stesso indica. Ár Meitheal infatti può essere tradotto dal gaelico come “il nostro collettivo”. Infine, va ribadito che le influenze che i musicisti portano con sè inevitabilmente “sporcano” una purezza quanto mai immaginata e irreale, e che non intendiamo affatto tentare di riproporre, creando un particolare lingo, tutto da ascoltare. Il gruppo è rappresentato dall’associazione “Progetto Bagaria – Tradizionia Confronto”.

PIZZITRANGULA (ITALIA)
Tammurriate, pizziche e tarantelle. Pizzitrangula è un gruppo di musica popolare che nasce alle pendici del Monte Maggiore, Pietramelara, e ripropone brani che abbracciano l’area centro meridionale italiana (tammurriate, pizziche, tarantelle, stornelli ecc). Insieme ai ritmi, le melodie e le voci primordiali che i Pizzitrangula cercano di riprendere nel modo più fedele possibile, si affiancano suoni più accurati, frutto di approfonditi studi di strumenti tradizionali come l’organetto, il tamburo, la ciaramella, ecc…

CALATIA ENSEMBLE (ITALIA)
I Calatia sono un gruppo del basso casertano. Sviluppano un progetto del tutto innovativo di costruzione di brani inediti in cui confluiscono, condensandosi con fondamenta solide nella musica tradizionale, tutte le influenze sonore che inevitabilmente formano il vissuto musicale di ognuno di noi, senza ricorrere alla contaminazione della musica tradizionale, che nell’idea del gruppo ha il suo luogo nel cerchio e non sul palco. Dal mandolino alla chitarra elettrica, passando per tammorra, basso elettrico e batteria, i risultato è un mix esplosivo, energico ed ipnotico, così come è la musica tradizionale di terra di lavoro, dai cui stilemi vengono sviluppati temi attuali, che osservano la realtà e che senza perdere l’essenza del linguaggio d’origine parlano alle nuove generazioni. I Calatia Ensemble sono: Luca De Simone – percussioni; Carmine Scialla – corde etniche; Ubaldo Tartaglione – chitarra elettrica; Cecilia Scatola – voce; Ciro Scognamiglio – basso; Mario Palladino – batteria.

CORTEO STORICO DEL REAL COLONIA DI SAN LEUCIO AL COMPLESSO CASTELLARE DELLA TORRE ANGIOINA
Presentato per la prima volta nel 1976, è la presentazione all’attuale mondo esterno di una realtà passata, unica nel suo genere, che narra se stessa. La sfilata in costume si articola in sequenze di quadri o gruppi di figuranti in costume. Il Corteo Storico porta a conoscenza la condizione sociale e paternalistica del Sovrano, le leggi precorritrici dei tempi e, allo stesso modo, mostra la sua preziosa fonte di vita e di esistenza dal settecento ad oggi: la seta, testimonianza della vitalità di una tradizione.
I POPOLANI
I Populani, come si intuisce facilmente dal nome sono un gruppo di musica popolare, artisti mossi dalla passione per le tradizioni e la cultura musicale intrisa di tutte le possibili influenze. Il progetto de I Populani, nasce a San Leucio in seno al laboratorio permanente di musica popolare dell’associazione Campania Artemusica. I brani sono frutto di un’attenta ricerca svolta dai componenti del gruppo, figli diretti della cultura tifatina, e vengono riproposti con gli strumenti tipici della tradizione peculiare leuciana, in cui i suoni colti e quelli popolari si fondono, creando una musica che conserva tutto il fascino e la bellezza della colonia ferdinandea. I Populani, negli ultimi anni, hanno preso parte ad eventi di varia natura ma sempre con lo spiccato intento di rappresentare la tradizione casertana e leuciana. Nel 2011 hanno preso parte agli eventi legati alla “Giornata FAI di Primavera”. Nello stesso anno hanno partecipato alle celebrazioni per i 150 anni della Repubblica promosse dall’Associazione Corteo Storico della Real Colonia di San Leucio. Hanno partecipato alla chiusura del Leuciana Festival, e si sono esibiti per la RAI all’interno del bosco di San Silvestro nell’ambito della giornata dedicata alle Oasi WWF. Nel 2012 si sono esibiti nel Belvedere di San Leucio nell’ambito della convention dell’ ESA (European Space Agency) ed hanno partecipato alla rassegna Telethon per la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica.

COMPAÑÍA FLAMENCA CUERPO Y ALMA “MISTERIO FLAMENCO”
Si tratta di uno spettacolo di flamenco in cui sono rappresentate le tre espressioni fondamentali di questa arte: il canto, il ballo, e “tocar” la chitarra. Curro Piñana, voce del progetto, è uno dei più importanti valori musicali flamenco internazionale, un membro di una delle famiglie più antiche in questa arte. Ha ricevuto numerosi premi tra cui il Festival Internazionale delle miniere di La Union, il Premio Nazionale Ubeda o Premio Coppa Madrid Teatro Pavón. Ha prodotto una vasta discografia che ha ricevuto numerosissimi premi.

FATHY SALAMA guest: GALIA BENALI (Egitto & Tunisia)
Fathy Salama (Il Cairo, 1969) è un è un compositore, arrangiatore, produttore e pianista egiziano, che si esibisce con il suo ensemble Sharkiat (شرقيات, “orientali”). Vincitore tra tanti altri premi anche del Grammy Award, del BBC Music Award, e del Cairo International Film Festival (due volte), Salama è cresciuto ascoltando la radio, attraverso la quale ha conosciuto alcuni degli artisti che hanno avuto una profonda influenza su di lui.
Ghalia Benali è una cantante di origine tunisina, nata a Bruxelles nel 1968 ma cresciuta a Tunisi in una famiglia di artisti e venuta quindi in contatto in maniera precoce con la musica e la poesia: canzone francese, musical egiziani e indiani, melodie provenienti dalla Siria, la ( inevitabile) cantante egiziana Umm Kulthum e le lezioni di Canti Coranici. E’ un cantautrice, cantante, ballerina e artista visiva. All’età di 19 anni, conclusi gli studi in Tunisia, torna in Belgio per frequentare l’università di progettazione grafica e intraprendere parallelamente la carriera di cantante.

ALPHA BLONDY (COSTA D’AVORIO)
E’ il simbolo del reggae africano, una delle figure piu’ importanti della musica africana di tutti i i tempi e tra gli artisti reggae più famosi al mondo. L’artista ivoriano, nato nel 1953 con il nome di Seyokou Koné si era messo in luce alla guida degli Atomic Vibrations prima di trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare l’università e collaborare con i Monjaka, gruppo storico della scena reggae di New York. Nel 1986 ottiene la definitiva consacrazione internazionale con Jerusalem, album inciso in Giamaica a Kingston, con la collaborazione decisiva degli Wailers nei Tuff Gong Studios, gli studi di registrazione fondati da Bob Marley. Prima di questo album fondamentale Alpha Blondy aveva ottenuto una grande popolarità nei primi anni Ottanta con Jah Glory, lavoro che fu premiato con ben tre dischi d’oro, e con i successivi “Cocody Rock” e “Apartheid is nazism”. Da quel momento, Alpha Blondy ha continuato a conquistare il pubblico internazionale con un suono di grande impatto emotivo e spirituale che unisce perfettamente e sapientemente il reggae e la tradizione africana.
Musica Sinfonica
Chiostro dell’Abbazia del Loreto _Mercogliano
UTO UGHI & i Filarmonici di Roma
Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche. Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”. Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani. Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico. Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell’Aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni. Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A- per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo. Ultime incisioni in ordine di tempo sono: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk ; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos. Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
I FILARMONICI DI ROMA
L’Orchestra da camera “I Filarmonici di Roma” (già “Orchestra da camera di Santa Cecilia”), è sorta per iniziativa di alcuni componenti dell’organico orchestrale dell’Ente Ceciliano. Fin dal suo apparire riscosse i primi ampi consensi di critica e di pubblico.
Ha tenuto concerti sotto la direzione fra gli altri di Wolfgang Sawallisch, Carlo Zecchi e Yehudi Menuhin e con solisti come Milstein, Menuhin, Stefanato, Asciolla, Campanella, Vasary, Gazzelloni, Szeryng, Rostropovic, suonando in varie formazioni secondo la necessità, ed ha un repertorio assai vasto che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea.
Attualmente svolge un’intensa attività con Uto Ughi in veste di solista e direttore. Molti suoi concerti sono stati trasmessi dalla televisione italiana e in mondovisione. Ha effettuato registrazioni per la Discoteca di Stato e per la Radiotelevisione Italiana, con Uto Ughi ha inciso l’integrale dei concerti per violino di Mozart per la RCA Victor Red Scal (BMG) e sei Concerti di Vivaldi per la BMG-Ricordi.
A Venezia ha partecipato alla manifestazione per il centenario dellanascita di Respighi, al Festival “Omaggio A Venezia” in onore di Artur Rubinstein e al premio “Una vita per la musica” in onore di Carlo Maria Giulini. Inserito nella stagioni ufficiali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il complesso collabora con le più importanti società concertistiche prendendo parte anche a iniziative di alto senso umanitario promosse da Amnesty International, dall’Associazione per la Ricerca sul Cancro, da Madre Teresa di Calcutta, dalla FAO.
L’Orchestra ha effettuato diverse tournées all’estero: particolarmente significative quelle in Messico, in Canada (dove ha preso parte al Festival “Italy in Canada” in rappresentanza dell’Italia sotto l’egida dell’Accademia di Santa Cecilia), a Beirut (in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della liberazione del Libano), a Madrid per il Festival di Otona e più recentemente in India (Delhi, Calcutta, Bombay) e in Grecia con Michele Campanella, negli USA e a Zagabria dove ha inaugurato la stagione concertistica 1996-97. Nel ’97 è tornata in India con Uto Ughi su invito del Ministero degli Esteri italiano per il 50° anniversario dell’indipendenza del Paese. Successivamente si è esibita al Lincoln Center di New York con il violoncellista Enrico Dindo e nel 2005 alla Carnegie Hall con Uto Ughi.
Dopo due tournée in Giappone (dove sono stati invitati anche per Italia – Giappone 2001) recentemente sono stati in Medio Oriente (Cairo, Damasco, Cipro, Beirut, Libano) e in Thailandia; è stata inoltre la prima orchestra occidentale ad esibirsi in Birmania. Alla fine del 2007 in tourneè a Mosca e nelle capitali di tutti i paesi Baltici. Per omaggio a Roma, oltre che con Uto Ughi, hanno suonato con Rostropovitch. Ha ricevuto numerosi premi, fra cui il Premio “Caelsia” per l’arte e la cultura, ed è stata insignita di medaglia d’oro in Campidoglio e di una targa del Parlamento Europeo che dice testualmente “All’Orchestra I Filarmonici di Roma che ha elevato ai massimi livelli l’espressione della musica italiana nel mondo intero”.