gli Artisti 2012

Spettacoli al Borgo

FIORENZA CALOGERO (ITALIA)
Fiorenza Calogero nasce a Castellammare di Stabia il 7 luglio 1978. Il fiore è quello di un canto antico, viscerale, plebeo, che si fa colto e nobile ma mai snob per rispetto dei maestri. Il primo incontro determinante è quello con Roberto De Simone, che le affida ruoli significativi in spettacoli come “La Gatta Cenerentola” (1999), “L´Opera buffa del Giovedì santo” (2000), “Li Turchi viaggiano” (2000), “Dedicato a Giulia De Caro” (2001), “Omaggio a Giordano Bruno” (2002), “Lo Vommaro a duello” (2008), produzione del Teatro di San Carlo, per il Napoli Teatro Festival. Intanto la canzone napoletana la strega, la conquista, la rapisce. Lei la studia e la frequenta, cercando il repertorio e gli arrangiamenti più adatti alle sue corde, sensualissime, calde, scure come la vita.

COMPLESSO VOCALE STRUMENTALE DIMENSIONE POLIFONICA (ITALIA)
Sorto nel 1984, è specializzato nell’esecuzione della polifonia sacra e profana del repertorio rinascimentale e barocco. Rilevante è l’attività concertistica del complesso che ha partecipato alle maggiori manifestazioni nazionali ed internazionali, tra cui la XL Edizione del Concorso Polifonico internazionale “G. d’Arezzo”, la XXXIII Rassegna Internazionale di Cappelle Musicali di Loreto, la XVII Edizione degli Incontri Polifonici di Pescara e il II Torneo Internazionale di Musica di Roma. Il complesso vocale ha eseguito, in anteprima mondiale, l’inedito di Leonardo Leo ”Dixit Dominus” per soli, coro, violini e basso continuo. Ha effettuato numerose registrazioni
radiofoniche ed ha collaborato assiduamente con la Curia Arcivescovile di Napoli, l’Università “ Federico II” ed il Conservatorio S. Pietro a Majella. Il Complesso Vocale Dimensione Polifonica è stato fondato dal M° Biagio Terracciano che ne è il direttore stabile.

ÁR MEITHEAL (ITALIA)
Ár Meitheal è un gruppo, con base a Caserta, che lavora ad un progetto intorno alla musica tradizionale irlandese. Il repertorio proposto è fatto di gighe, reels, hornpipe ad esemplificare lo specifico e ricchissimo patrimonio di musiche tradizionali per danza. Ma accanto a queste espressioni estremamente dinamiche, altri brani, più ariosi ed evanescenti: planxty, slow airs, ballads. Come molto spesso accade nelle musiche tradizionali, accanto a composizioni anonime, che riflettono la diffusione e la popolarità di questa musica, vengono proposti anche lavori di autori storicamente riconoscibili che da esse sono stati influenzati e che, a loro volta, hanno profondamente ispirato le successive generazioni di musicisti tradizionali. E’ il caso, ad esempio, dell’arpista settecento O’Carolan, di cui proponiamo alcuni brani, estremamente significativi. Ár Meitheal non ha alcuna pretesa filologica, non propone nessuna ricerca di improbabili identità. Ár Meitheal rappresenta solo il piacere di suonare una musica accattivante e coinvolgente. E suonarla insieme, come il nome stesso indica. Ár Meitheal infatti può essere tradotto dal gaelico come “il nostro collettivo”. Infine, va ribadito che le influenze che i musicisti portano con sè inevitabilmente “sporcano” una purezza quanto mai immaginata e irreale, e che non intendiamo affatto tentare di riproporre, creando un particolare lingo, tutto da ascoltare. Il gruppo è rappresentato dall’associazione “Progetto Bagaria – Tradizionia Confronto”.

I MUSICASTORIA (ITALIA)
Abiti neri, semplici, quasi ad evocare quelli delle vedove e dei contadini del Sud-Italia e sonorità tipiche della tradizione mediterranea. Il viaggio dei MusicaStoria muove dalle tradizioni del canto, della danza, dei ritmi primordiali, poi rivisitati, nei quali ognuno di noi affonda le proprie radici e sempre, ascoltandoli, riconosce un’appartenenza che emoziona e coinvolge inevitabilmente. Il gruppo è composto da Angelo Santucci (voce solista, percussioni); Fortuna Imparato (voce solista); Raffaella Coppola (danza, percussioni); Danilo Gloriante (violino, mandolino); Gaetano Troisi (flauto traverso); Ciro Marraffa (mandolino, mandoloncello, chitarra battente); Francesco Granozi (chitarra classica, chitarra acustica); Pietro Pisano (basso, zampogna).

Venerdì 24 Agosto

Piazza Gelsi – ore 21.00

TRIO TARANTAE (ITALIA)
Il gruppo Triotarantae nasce nel dicembre del 2004, quando per una pura coincidenza artistica, i musicisti, Emidio Ausiello, Luigi Staiano, Mimmo Scippa, s’incontrano per un concerto sulle musiche della tradizione inerente alla festività del Natale nel sud Italia e nel Napoletano. Le esperienze soggettive di ogni elemento del trio, sono varie ed importanti nell’ambito della musica popolare e dei suoi contenuti; le tammurriate, le pizziche, le tarantelle, le ninna nanne, le villanelle, i canti di lavoro, quelli d’emigrazioni, quelli della tradizione religiosa e dei suoi riti, i canti d’amore e serenate, il tutto integrato con un progetto di danze proprie della tradizione del nostro sud. Le magie dei tamburelli di Emidio Ausiello, il canto che sale dall’anima di Luigi Staiano che è un tutt’uno con la sua fisarmonica, le sonorità particolari di una chitarra battente, e la voce antica di Mimmo Scippa, fanno del trio un gruppo dinamico e coinvolgente.

CURRO Piñana (SPAGNA)
I fratelli Curro e Carlos Piñana, rispettivamente cantante e chitarrista, provengono da una famiglia della città di Murcia (Spagna) di gran tradizione flamenco. L’apprendimento di Curro Piñana comincia con gli insegnamenti diretti di suo nonno, Antonio Piñana, dei variati e complessi stili del canto delle miniere; dei canti seri, senza
battute, che richiedono una grande capacità per creare sfumature e facoltà specifiche per la loro interpretazione, e dei quali diventa subito un esperto. Il padre, il Chitarrista Antonio Piñana (figlio), sarà il maestro di suo fratello Carlos Piñana. Vincitore premiato del “Festival del Cante de las Minas” (“Festival del Canto delle Miniere”) Curro Piñana si specializza nel repertorio di canti delle miniere e saette, mentre Carlos Piñana diventa un Chitarrista e Compositore Flamenco, fino ad arrivare a registrare con Amr Diab, la grande stella del “Pop-arabo”.

DABY TOURE’ (MAURITANIA)
Daby Toure è un compositore e pluristrumentista originario della Mauritania che fa parte di una famiglia di musicisti: i fratelli Sixu e Ismael sono noti come Toure Kunda, mentre lo stesso Daby con il cugino Omar ha costituito i Toure Toure. Ora giunge al suo primo lavoro da solista realizzato con la Real World. “Diam” celebra i 15 anni di Daby Toure a Parigi dove il cantante e musicista ha avuto modo di integrare la sua cultura musicale africana con quella occidentale europea. Nel suo stile Daby attinge ai ritmi e alle melodie dei Sonike, comunità che vive al confine tra Mauritania e Senegal, integrandoli con le sonorità delle maggiori rock band degli Ottanta. “Diam” può essere ben definito come un esempio di pop-folk africano contemporaneo nel quale la voce di Daby si sposa alla perfezione con degli arrangiamenti sempre ben orchestrati. Lo stile di Daby Toure è un ispirato mix fra tradizione e influenze occidentali disegnato in modo rilassante e piacevole. Daby, che vanta peraltro numerose apparizioni nei concerti di Peter Gabriel del quale gode la massima stima, colora i suoi brani con molteplici sonorità, ritmi gradevoli, e una visione cosmopolita del fare musica: in “Diam” troviamo i suoni appresi nell’infanzia assorbiti dalla cultura transalpina.

Sabato 25 Agosto

Piazza Gelsi – ore 21.00

PIZZITRANGULA (ITALIA)
Tammurriate, pizziche e tarantelle. Pizzitrangula è un gruppo di musica popolare che nasce alle pendici del Monte Maggiore, Pietramelara, e ripropone brani che abbracciano l’area centro meridionale italiana (tammurriate, pizziche, tarantelle, stornelli ecc). Insieme ai ritmi, le melodie e le voci primordiali che i Pizzitrangula cercano di riprendere nel modo più fedele possibile, si affiancano suoni più accurati, frutto di approfonditi studi di strumenti tradizionali come l’organetto, il tamburo, la ciaramella, ecc…

CRISTINA BRANCO (PORTOGALLO)
Cristina Branco è una delle più affascinanti voci del fado portoghese che ha contribuito a rivitalizzare, combinando tradizione e innovazione. Nata nel 1972, Cristina è cresciuta nelle case del fado di Lisbona. Come tutte le giovani portoghesi cresciute dopo la rivoluzione del 1974 era interessata alla musica folk, jazz, blues, bossa nova ma non al fado, espressione del passato. Questo fino al suo diciottesimo compleanno quando suo nonno le regalò gli album Rara e Inédita di Amália Rodrigues. Immediatamente Cristina scopre tutte le emozioni che il fado suscita e le forti connessioni che genera tra voce, poesia e musica. Come altri giovani musicisti che negli anni novanta trovano nel fado una forma di espressione prediletta, Cristina Branco comincia a definire il suo percorso combinando rispetto per la tradizione e desiderio di innovazione. Cristina Branco ha sviluppato un suo stile personale caratterizzato da alcune componenti primarie: un gruppo tradizionale (voce, chitarra portoghese, chitarra e basso), una voce chiara, calda ed esperta, una miscela di fado tradizionale, temi originali e canzoni popolari, con un’attenzione particolare nello scegliere sempre le parole dei migliori poeti portoghesi. Nell’ultimo album “Com que voz”, esegue fadi tradizionali di Amália Rodrigues intercalati da sonetti di Luis Vaz de Camões creando una fusione magistrale tra fado classico e musica contemporanea.

Domenica 26 Agosto

Piazza Gelsi – ore 21.00

CALATIA ENSEMBLE (ITALIA)
Calatia è il nome di un’antica città, dalla cui distruzione ad opera dei saraceni, e dalla diaspora dei suoi abitanti, nasceranno i nuclei sociali dell’area tra il Vesuviano e Terra di Lavoro. Un luogo di indicibili fatiche ma anche di straordinaria bellezza. In basso, nella zona dei lagni, il lavoro duro della canapa e del tabacco, il suono violento del ballo sul tamburo, del canto di lavoro gridato al cielo. Salendo verso le colonie leuciane, il lavoro delle sete, le serenate cantate dolcemente alle finestre, un luogo dove tutti erano tenuti ad imparare uno strumento colto. Come suona una terra? Ogni componente dei Calatia è parte di tutto questo, ciascuno ne porta con sè il suono, e come Calatia è città di passaggio sulla più grande strada dell’antichità, in cui confluiscono popoli e tradizioni che non si contaminano ma si condensano per creare una sola tradizione, così i Calatia Ensemble condensano suoni che partono dalla loro cultura d’origine ma escono fuori dal cerchio rituale, che è il solo luogo della tradizione, per salire sul palco che è solo il luogo dell’esibizione. I Calatia Ensemble sono: Annalisa Messina – voce; Carmine Scialla – coriacere di suonare una musica acc – chitarre; Ciro Scognamiglio – basso; Luca De Simone – percussioni; Peppe Vertaldi – batteria.

RITA MARLEY (JAMAICA)
Alpharita Costancia Anderson, conosciuta come Rita Marley (Santiago de Cuba, 25 luglio 1946), è una cantante giamaicana. Fu la moglie di Bob Marley dal 1966 fino alla sua morte (1981). Nata a Cuba, crebbe in Giamaica, nel quartiere di Trenchtown a Kingston. Supportò inoltre il marito Bob facendogli da corista con il terzetto vocale de “I Threes”, in sostituzione a Peter Tosh e Bunny Wailer, i primi coristi degli Wailers. Come lo era il marito, Rita è Rastafariana. Il bellissimo ‘Who feels it knows it’ (1981) ha rilanciato la sua carriera solista iniziata negli anni sessanta mentre i suoi ulteriori trionfi sono l’hit-single ‘One draw’ (1981) ed il successivo album ‘Harambe’. Rita ha fondato la Bob Marley Foundation con lo scopo di valorizzare l’eredità culturale di Bob Marley e più di recente una fondazione a suo nome attraverso cui raccoglie fondi per combattere la povertà nei paesi in via di sviluppo. La sua discografia 1967 Pied Piper; 1980 Rita Marley; 1981 Who Feels it Knows it; 1988 Harambe (Working Together for Freedom); 1988 We Must Carry on; 1990 Beauty of God’s; 1990 Good Girls Cult; 1990 One Draw; 2003 Sings Bob Marley… and Friends; 2004 Play Play; 2005 Sunshine After Rain..

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